giovedì, aprile 30, 2009

Ristorantopoli. N-esima recensione

Prima della recensione metto su una breve sintesi del come il libro di Chinaski è arrivato fino a casa mia.
Il primo pensiero è: Chinaski è un genio, ha la penna felice (che poi come si fa ad avere una penna felice? Le si comprano regali tecnologici? La si fa andare a prostitute?) e mi fa tanto ridere ma...
Lo troverò in libreria? Il dubbio è lecito per un giovane autore dalla fama non (ancora) consolidata, sicchè pervengo alla conclusione che l'acquisto su IBS sia cosa santa e giusta.
Per altro è pure conveniente, in linea teorica: viene scontato di 2.80 euro sul prezzo di copertina, anche se poi con abile gioco di prestigio devo sommare 3.90 euro di spedizione.
Ma questa è un' altra storia, ed 1 euro (e rotti) non ha mai cambiato la vita a nessuno (tranne se giochi al superenalotto ed hai un deretano grande quanto il ponte sullo stretto di Messina, nonostante questo ponte sia una creatura mitologica e lo si deve immaginare con un po' di bravura, e per altro non immaginarlo con eccessiva intensità onde evitare di farlo crollare).
Verifico che le mie informazioni anagrafiche siano corrette, così come l'indirizzo di spedizione: per semplicità, e per non dare troppi indizi, considerate un indirizzo siffatto "Via Secchio, 50".
La transazione va a buon fine e mi metto in attesa delle 24-48 ore così come indicate dalla mail di IBS.
Dopo circa cinque giorni, ed un silenzio innaturale sulla consegna, mi dirigo direttamente al sito del corriere che traccia un mancato recapito relativo al giorno precedente.
Faccio mente locale. Quel giorno si era tutti in casa, nessuno ha avuto il benchè minimo sospetto che il corriere potesse aver suonato e che nessuno si fosse premurato a rispondere: per l'occasione avevo introdotto nella suoneria del citofono due trombe bitonali corredato da un peto finale da 140 decibel, che avrebbero svegliato anche una salma (e fatto crollare il succitato ponte).
Da qui mi premuro a chiamare il numero verde del corriere:
- Buongiorno signor Ghirigori. Sì, le confermo che ieri il nostro trasportatore non l'ha trovata.
- Mi scusi, ma è francamente impossibile. Io ho tenuto d'assedio il mio citofono, rischiando persino di compromettere i miei padiglioni al suo aerofagico suono.
- Mi spiace, davvero. Qui risulta il tentativo di consegna presso via Secchiello, 50. Provi a chiamare il nostro corriere locale.
- Ma io non sto in via Secchiello! Sto in via Secchio, da sempre!
- Allora avrà sbagliato ad inserire l'anagrafica sul sito del mittente. Provi a chiamare il nostro corriere locale.
- Ma poi voglio dire, a parte il fatto del miracolo di un secchio che magicamente si restringe, mi chiedo come sia possibile che un indirizzo inserito correttamente sul sito, venga trasferito al corriere in forma ridotta.
- ...
- ...L'uso del computer è dunque tutta una finzione? L'indirizzo è stato trasferito a voce da un operatore balbuzionte di IBS, ad un anziano operatore del vostro corriere, e temporaneamente sprovvisto di protesi acustica?
- Mi spiace davvero signor Ghirigori.Provi a chiamare il nostro corriere locale, gliel'avevo già detto?

A quel punto ringrazio, riattacco e chiamo il corriere locale. Ripeto ovviamente tutta la storia.
- Beh, sappia che io sto in via Secchio e non in via Secchiello.
- Ah. Brutta storia.
- Ma sappia anche che Via Secchio e Via Secchiello distano tra di loro per meno di un chilometro. Potrebbe dire al gentile trasportatore di venire in via Secchio?
- Un attimo che chiedo.
.... (seguono 5 minuti di interminabile attesa, in cui provo a non pensare al ponte sullo stretto)
- Mi spiace il trasportatore ha detto che le due vie sono gestite da trasportatori differenti...
- E come posso fare allora?
- Venga a ritirarla domattina in deposito!
- Domattina sarò a Roma, e se non avrò Ristorantopoli il mio progetto finirà male. E l'economia italiana andrà a rotoloni, e lei non vuole finire in una montagna di carta igienica, vero? Non vuole che tutto vada a puttane, giusto?
- Abbia cura di prendere le migliori, almeno...
- ....
- Oppure può smontare casa sua in via Secchio e ricostruirla in via Secchiello, entro la serata..
- ....
- Mi spiace, ma non so come aiutarla di più.
- E se venissi io a quell'indirizzo, e mi facessi trovare lì davanti, proprio davanti al Secchiello?
- Questo si può fare...

Accordo trovato.
Esco di casa a piedi, raggiungo l'indirizzo incriminato a cui corrisponde "Residenza Serena", un piccolo centro per la terza età (anche quarta e quinta ad uno sguardo veloce) ove un paio di simpatici anziani tentano di spacciarsi per presunti nonni chiedendomi una passeggiata alla villa comunale, o di regalar loro una sigaretta di straforo.
Io li dribblo, dico che se vogliono essere miei nonni devono presentare apposita istanza, ed una serie improponibile di certificati, al che tutti cominciano a lamentarsi della solita burocrazia italiana.
Finalmente il corriere arriva, quasi mi lancia sdegnato il pacco dal furgone, blaterando un "avevo chiesto di lei, ma mi hanno detto che non conoscevano nessuno con il suo nome e cognome, lì dentro".
"Non abito più lì da quando son ritornato giovane" ho cercato di rispondere, quando il furgoncino del trasportatore era già a sei isolati da me.

Il libro? Sembra un lungo, lunghissimo post del buon Chinaski. Divertente, davvero, ma come in tanti han già detto, si attende un romanzo completo scritto da quella penna felice (alla mia ho regalato un portapenne in radica, vediamo che succede).
Sharing makes you Sexier!