sabato, dicembre 24, 2005

Merry Natale to tu.

E così eccoci agli auguri di rito.
Difficile non essere ridondanti, luogocomunisti e/o luogofascisti.

Il Natale è giunto. E' giunto con quarantatrè e-mail contenenti quel Babbo Natale che canta in stile hip-hop o lirico, e che per non fare torto ai quarantatrè mittenti ho piazzato tutti sul mio desktop. Come per i regali veri, come quando si esce quell'orribile centrotavola ben conservato nell'ultimo cassetto dell'armadio di un garage dismesso. La chiave è dispersa, si agisce con la fiamma ossidrica. Poi si levan via le ragnatele e lo si mette in bella vista in soggiorno, cosicchè il vecchio prozio che lo regalò l'anno precedente si riempia di sè. Ma ovviamente il vecchio prozio non ricorda neanche la procedura per sedersi sul water, figurarsi del centrotavola (che per lui appare come una attraente tavola di water, e con un pò di vino in vene ci si siede pure su e si ride tutta la famiglia a crepapelle. Fin quando però non si adopera per riempirlo).

Il Natale è giunto. E' giunto con i primi enormi cartelli dei politici che ci fanno un consuntivo dell'anno. Sui posti di lavoro che abbiamo acquisito. Sui progressi nella scuola, nelle pensioni. Grazie a noi contribuenti non esistono più le mezze pensioni, nè le mezze minzioni. Un politico sembra lì sospeso, etereo, sopra una meravigliosa veduta della mia città. Sembra un angelo in giacca e cravatta. Mai visto però un angelo disegnato con una tale faccia di deretano, in tutta la mia vita. Ah, artisti moderni.

Il Natale è giunto. Eccoci al 24 sera. Il negozio è ricolmo di gente. La fila è chilometrica alla cassa. Ciascuno tiene il proprio regalo tra le mani e guarda in *cagnesco* gli altri. Neanche i cani stessi ti guardano così tanto in *cagnesco*. Ad un certo punto risuona nell'aria una voce nota ( Elio e le Storie iperTese) che dice:
"Posto che il problema principale è procurarsi dei regali
non importa cosa prendi l'importante
è che li prendi.
Provo a non ridurmi all'ultimissimo momento
24 sera 19 e 29 negoziante, stai chiudendo.
Mi accontento di qualunque puttanata
una maniglia colorata, un porta spilli,
un portafoglio, un portafiglio,
una cagata, qualcosa"
Tutti smettono di guardarsi in *cagnesco*. Sorridono. Ride soprattutto il tizio con la maniglia colorata tra le mani, che si sente un perfetto pirla.

Il Natale è giunto. Con i suoi Short Message Service, anonimi, sempre uguali. Augurandoci ogni forma di bene con un semplice click e 10-15 cent. Ed io rispondo invariabilmente "Anche a te e famiglia. Con tanto affetto". Ed anche qualche affettato, che sotto Natale non fa mai male.

Il Natale è giunto. C'è chi lo odia, chi l'ama, chi lama suicida, anzi lametta, anzi la metta a suo posto se non deve acquistarla.

E comunque un abbraccio virtuale a tutti voi.
Sharing makes you Sexier!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Bastardo, sono uno dei quarantatrè. Sei riuscito a farmi sentire una merda, o forse fino ad oggi non mi ero accorto...Comunque ti voglio bene lo stesso, e non è perchè è natale (sai che sono agnostico) ma perchè...perchè...ma perchè cazzo ti voglio bene? Se puoi aiutarmi a rispondermi ti sarò grato anche per qualche secondo.
P.S.: Ho incontrato Pablo, ti saluta. Adesso sta con un architetto senegalese, e non perchè è un architetto. Vorrebbe sapere se ha lasciato da te il suo perizoma di rafia, quello con scritto LÈGAMI a lettere dorate sul davanti.
Chiamalo, certi légami non vanno dimenticati.

Anonimo ha detto...

meraviglioso :)
quest'anno non scrivo sms di auguri né faccio regali, però lo spirito natalizio è riuscito a infiltrarsi lo stesso..
besoss

Ghirigori ha detto...

Sempre il solito problema natalizio, caro il mio dr.Bike. Le feste ti confondono e ti infondono quel solito problemino del "transfert". Prima che Pablo venga a cercare con violenza il maltolto, il capo di v(b)estiario da te citato trovasi tutto appallottolato appena sotto il tuo acquario. Il tuo pesce martello lo guardava con aria famelica. Spero che dopo le feste tornerai nella tua personalità preferita, la numero due. Nel frattanto abbraccioti caramente. :D

Anonimo ha detto...

Avevi ragione, era davvero lì. L'avevo visto, ma mi era sembrata una delle graziose palline che tiri fuori dal naso per farci divertire durante le serate tra amici. Grazie, te lo ridò alla prima occasione. per quanto attiene alla mia presunta confusione, non credo sia colpa del natale in quanto ricorrenza, mi sembra più verosimile l'interazione tra l'insalata russa ed il babà gigante del pranzo di ieri (stanotte in sogno mi è apparsa la madonna).
Credo comunque che stiamo divagando: questo blog non è dedicato alla depressione?

Anonimo ha detto...

Dimenticavo gli auguri.
Good natal to you too.